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Il signore degli anelli (II) - Le due torri

titolo originale: The lord of the rings: the two towers

di Peter Jackson, con Elijah Wood, Viggo Mortensen, Cate Blanchett, Ian Holm, Ian McKellen, Orlando Bloom – fantastico - USA/Nuova Zelanda - 2002 – 185'

Sfidando sempre di più le difficoltà pressoché insormontabili di riprodurre sullo schermo uno dei massimi capolavori della letteratura mondiale, Peter Jackson ci riconquista, con piglio sicuro e grande intuito visivo, con la seconda parte del Signore degli Anelli. La Compagnia si è sciolta, e le cose si fanno difficili anche per il regista, costretto a seguire in contemporanea varie storie che si evolvono simultaneamente. Il risultato è un film che, forse, addirittura supera il primo "episodio". Alcune sequenze sono travolgenti, i paesaggi si confermano incantati (nel bene e nel male), i protagonisti ben caratterizzati (pur con tutte le riserve cui già accennavamo, quale la discutibile scelta di alcuni interpreti: ma, ormai, lo spettatore ci si sarà abituato e non ne soffrirà troppo), la storia è condotta, anche ora, al meglio delle possibilità. E qui, ancora una volta, sta il problema: "il meglio possibile", nel rappresentare visivamente Tolkien, non potrà mai raggiungere le vette della pagina quale fu scritta dall'autore e immaginata dalla fantasia del lettore. Ma Jackson ce l'ha messa tutta, con un risultato di grandissimo respiro e alcuni "tocchi" davvero magistrali, come l'interpretazione di Gollum, abile mix tra recitazione e elaborazione al computer (davvero da Oscar, e quindi ignorato nelle nominations). L'avvertenza, comunque, resta la stessa: il film è bellissimo, ma di certo non è facile da seguire per chi non ha letto il romanzo, anche perché la storia non ha tecnicamente capo (La compagnia dell'Anello, uscito l'anno scorso) né coda (Il ritorno del Re, che attendiamo con ansia per l'anno prossimo). L'unica cosa che si può fare è sconsigliarlo formalmente a chi non conosca il libro, a chi non apprezzi l'epica e l'avventura, a chi - legittimamente - non voglia assolutamente smettere di immaginare i personaggi come se li è "costruiti" in testa e, infine, ai bambini, per alcune scene un po' truci e impressionanti (anche se mai macchiate da morboso compiacimento). (Giovanni De Marchi) 

 

 

   

     

   

   

Violenza
Tensione
Umorismo
Dialoghi
Volgari
Nudità
Sesso esplicito
Comportam.
diseducativi
 Possibilità
discussione
Età consigliata

violenza ** tensione ** umorismo * dialoghi volgari - nudità/sesso esplicito - comportamenti diseducativi - possibilità discussione *** età consigliata 10 VOTO 8