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Il signore degli Anelli (I) - La compagnia dell'anello

titolo originale: The lord of the rings: the fellowship of the ring

di Peter Jackson, con Elijah Wood, Viggo Mortensen, Ian McKellen, Christopher Lee, Liv Tyler, Orlando Bloom – fantastico - USA/Nuova Zelanda - 2001 – 175'

Un film sensazionale, una fantasia ricca e coinvolgente, una trasposizione affascinante della prima parte del capolavoro di Tolkien. Certo, i “ma” sono numerosi, le perplessità inevitabili – soprattutto per gli appassionati dell’ineguagliabile libro: senza dubbio il rumore di molte scene è eccessivo; gli elfi sono troppo effemminati (incarnando l’ideale odierno di bellezza maschile da rivista patinata o da réclame di profumi); Galadriel ha l’aria più spiritata che bella e saggia, e tutta Lothlorien non è abbastanza radiosa; Granburrone è forse troppo gotica e riproduce poco quel luogo di quiete e relax nel quale, secondo Tolkien, si prendono con calma e riflessione le decisioni più importanti; e, soprattutto, alcune scene (la lotta tra Gandalf e Saruman, per esempio) sono un miscuglio di suoni d’oltretomba, immagini oniriche ed effetti speciali gratuiti, con un esito troppo esagitato e fracassone. Tuttavia il film è, probabilmente, la miglior trasposizione cinematografica che si potesse ottenere dal Signore degli Anelli, audace e pericolosa come qualunque rilettura in chiave filmica di un capolavoro della letteratura (quale pellicola tratta dai Promessi sposi soddisferebbe mai?). La sceneggiatura (a partire dal prologo, che riassume in pochi minuti molto efficaci i tremila anni di storia che precedono l’avventura attuale) è oculata e accurata; i tagli – inevitabili – non turbano l’economia complessiva della trama; le scenografie mozzano il fiato; la rappresentazione della Contea, bucolica e serena, è di una radiosità che riempie il cuore; gli hobbit vengono riprodotti in modo strepitoso; alcuni personaggi (Gandalf-McKellen, Saruman-Lee e Bilbo-Holm su tutti) sono azzeccatissimi. Infine la violenza – che poteva davvero essere eccessiva – non risulta troppo fastidiosa (anche se più che sufficiente a sconsigliare la visione ai bambini) e si risolve più nella ripugnanza verso alcune creature del Male che nell’effettiva violenza delle scene di battaglia. Insomma un film lungo (anche se le tre ore volano in un baleno), ma da vedere… solo dopo aver letto il libro, in modo da assaporare fino in fondo questo piccolo gioiello di cinema.(Giovanni De Marchi) 

 

 

   

     

   

   

Violenza
Tensione
Umorismo
Dialoghi
Volgari
Nudità
Sesso esplicito
Comportam.
diseducativi
 Possibilità
discussione
Età consigliata

violenza *** tensione ** umorismo * dialoghi volgari - nudità/sesso esplicito - comportamenti diseducativi - possibilità discussione *** età consigliata 10 VOTO 8