Visto da un adulto. E così si arriva al terzo ed ultimo capitolo della saga dell’eroe oscuro, firmata Christopher Nolan. In effetti, dopo il Batman di Tim Burton, gli episodi delle avventure dell’eroe pipistrello firmati da Nolan sono quelli risultati meno macchiettistici e più intensi. In questo terzo episodio Batman diventa un eroe veramente vulnerabile, arrugginito dall’inattività forzata causata dalla fuga (chi ha visto il secondo episodio sa a cosa mi riferisco) e solo: anche il suo fidato Alfred ad un certo punto lo lascia.

Il film, sebbene quindi cerchi di non scadere nei toni da IronMan o The Avengers – di recente visione -, è però una parziale delusione se raffrontato al secondo episodio della saga. Qui si torna ai toni da fine del mondo all’arrivo del cattivo di turno -un cattivo che diventa di nuovo un personaggio da fumetto- e ad un avventura noir con un pericolo incombente di uno spessore decisamente più povero rispetto a quello tratteggiato da Ledger nel Joker della seconda puntata della saga. Tra le cose migliori del film segnaliamo una frase buttata lì, quasi alla fine del film, e che probabilmente da il senso anche a l’idea di Batman che ha voluto perseguire Nolan: “Chiunque può essere un eroe, anche un uomo che ha fatto qualcosa di così semplice e rassicurante come mettere un cappotto sulle spalle di un ragazzo giovane, per fargli sapere che il mondo non era finito."  (Fabio Dolores)


 

violenza ** tensione ** umorismo - dialoghi volgari - nudità/sesso esplicito - comportamenti diseducativi - possibilità discussione - età consigliata 15 VOTO 8 VOTO 6,5 VOTO 6.5