Il colore del crimine

titolo originale: Freedomland

di Joe Roth, con Laura Samuel L. Jackson, Julianne Moore, Edie Falco – drammatico – USA - 2006 – 116’

Lorenzo è un ispettore di polizia cresciuto in un ghetto di neri americani e che ora aiuta i ragazzi che vivono nello stesso quartiere ad evitare problemi con la giustizia. Brenda è un’assistente sociale che ha avuto un’infanzia difficile, emarginata all’interno della sua stessa famiglia; sembra aver ricevuto un aggressione e dichiara all’ispettore che suo figlio di quattro anni era nella macchina trafugata dal rapinatore (ma poi si scopre che è stato ucciso, forse in modo preterintenzionale, dalla stessa madre). La vicenda si snoda lentamente - la preferenza per l’aspetto dialogativo ne è una conferma - verso un epilogo imprevisto. Il figlio di Brenda, come i ragazzi del quartiere nero (così come lo stesso figlio di Lorenzo che si trova in carcere per una rapina) sono le prime vittime, innocenti, del disagio sociale dei propri genitori. La forza di Lorenzo si basa, come lui stesso afferma, sulla certezza che Dio offre sempre un’altra possibilità per superare le debolezze dell'essere padre, anche quando queste abbiano portato a conseguenze estreme. Così Lorenzo aiuta a crescere nel rispetto della legge i ragazzi del ghetto nero come non è riuscito a fare con il proprio figlio, ma anche per Brenda si aprono possibilità di redenzione già tra le mura del carcere che si appresta a varcare. La traduzione italiana del titolo è ingannevole e lo spettatore pensa di trovarsi di fronte il solito thriller americano quando invece di tensione in questo film se ne vede veramente poca. (Salvatore Mussari) 

 

 

  

     

   

  

Violenza
Tensione
Umorismo
Dialoghi
Volgari
Nudità
Sesso esplicito
Comportam.
diseducativi
 Possibilità
discussione
Età consigliata

violenza ** tensione * umorismo - dialoghi volgari * nudità/sesso esplicito - comportamenti diseducativi * possibilità discussione ** età consigliata 16 VOTO 7